sabato, febbraio 04, 2006

riepilogo 9

Dove c'è una alta concentrentrazione di chirurghi è possibile l'abuso di interventi chirurgici.
E' possibile difendersi?
Il segreto è il "secondo parere".
Spesso consultando due chirurghi per lo stesso problema si hanno risposte contrastanti!
Perchè?
In questi casi bisogna sospettare che il problema non ha una soluzione unica oppure che uno dei chirurghi ha una preparazione-esperienza inferiore.
Considerando che una indagine svizzera ha evidenziato comportamenti differenti tra i medici (interventi necessari e no>) è lecito domandarsi quale è la realtà.
Il "secondo parere" è uno strumento utile tipo "bussola" per orientarsi nella "giungla", specialmente per chi non avesse possibilità, voglia e tempo di documentarsi.

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giovedì, febbraio 02, 2006

riepilogo 8

Nell'urgenza, spesso, si tratta di risolvere problemi che possono compromettere la vita.
Molto spesso si tratta di problemi che potrebbero compromettere la vita.

Di certo nell'urgenza è necessario fare un atto terapeutico.
Lo stesso concetto vale per le urgenze in cui ci sono complicazioni di tumori.
Classico è l'esempio della occlusione intestinale da tumore del colon.
La prognosi, e quindi il futuro del cliente, dipende dal chirurgo che lo opera.
L'atto chirurgico, con le dovute eccezioni, deve essere fatto nel rispetto dei principi di chirurgia oncologica; non sempre il chirurgo di turno è pratico dei principi di chirurgia oncologica, in teoria sa tutto ma in pratica?
Il fatto concreto è che i risultati sono in funzione dell'esperienza del chirurgo di turno e non tutti i chirurghi di turno hanno competenze di chirurgia oncologica per cui alla sventura di avere un tumore si somma la sventura di capitare con il chirurgo sbagliato.
Eppure si sbandiera che i tumori devono essere operati dagli specialisti, e le urgenze?
Di fatto ci sono clienti di serie A, B e qualche volta anche C.
Ma lancillotto?

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mercoledì, febbraio 01, 2006

riepilogo 7

Le urgenze vengono fatte a turno da tutti i chirurghi del gruppo.
Quelli che sanno operare meno aspettano l'urgenza per farsi la mano oppure potrebbero non operare per evitare l'impegno gravoso (per loro)..

Improvvisamente il chirurgo che opera meno diventa un grande chirurgo ed opera l'urgenza .
Decide se operare o meno, decide che tipo di intervento fare.
Quello che ci "capita" non lo sa, nè potrebbe saperlo.
Chi ha necessità di un intervento chirurgico di urgenza si affida con fiducia (il consenso informato è quanto di più "formale" ci possa essere) alla struttura pubblica e al chirurgo di turno, sperando che tutto andrà bene ma senza garanzie.
Ma perchè bisogna essere "sudditi" e non "cittadini" che pagano le tasse e finanziano la struttura pubblica?
Avere accesso alle informazioni è una decisione politica a costo "zero".
E' sufficiente rendere le informazioni disponibili e le "scelte" farebbero la selezione.
Paura della selezione?

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martedì, gennaio 31, 2006

riepilogo 6

Da quanto detto fin'ora risulta che non è possibile avere informazioni sul professionista chirurgo, nessuno le fornisce.

Non è possibile avere informazioni sul reparto di chirurgia dell'ospedale, nessuno le fornisce.

Siamo nella impossibilità di fare una scelta informata.

La situazione è peggiore nel caso delle urgenze.
In condizioni normali ci si può informare dal medico curante, dagli amici, da conoscenti e quindi si ha il tempo di scegliere (bene o male) dove andare.

In condizioni di urgenza non esiste nessuna possibilità di scegliere ed il destino del cliente dipende dal primo chirurgo che ha la ventura di incontrare.

In condizioni di urgenza non c'è tempo di riflettere, si sta male, non si è lucidi abbastanza da poter valutare la situazione per cui "chi c'è c'è", "fate qualcosa"!

La "chirurgia d'urgenza" fa la qualità dell'ospedale.

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lunedì, gennaio 30, 2006

riepilogo 5

Di fatto il Direttore, per i motivi citati in precedenza (vedi la scelta del chirurgo 8 ), è quello più interessato ad operare.
Si riserva il maggior numero di interventi possibili. assegnando qualche intervento (come premio) ai collaboratori più vicini (amicizia-fedeltà).

Questa condizione particolare realizza una differenza tra i vari chirurghi del gruppo in organico.
La differenza si concretizza in una differenza di professionalità e quindi una differenza di risultati degli interventi chirurgici fatti dal gruppo.
Tutti i chirurghi sono sempre alla ricerca di clienti da operare, si potrebbe sospettare che,dove ci fosse una alta concentrazione di chirurghi, potrebbe esserci un abuso di indicazione all'intervento chirurgico (specialmente di urgenza che è il momento per tutti i chirurghi di farsi la mano).
Il giorno è di 24 ore, considerando che 6-8 sono di sonno, restano 16 ore da cui bisogna toglier 8 ore di lavoro quindi restano 8 ore, togliendo 2 ore per pranzo e cena restano 6 ore.
Da queste 6 ore bisogna togliere le ore dedicate alla famiglia (3 ore?), restano 3 ore/giorno per:
-relazioni interpersonali
-amicizie
-tempo libero (piaceri)
-aggiornamento professionale
Si può essere aggiornati su tutto (in tutti i settori della chirurgia generale) ?

.......continua.....