giovedì, giugno 22, 2006

risparmiare si può, esempio ernia inguinale

Il problema più importante ed attuale è risparmiare.


In Chirurgia Generale l'intervento più frequente e che incide sul budget, perchè utilizza materiale monouso protesico, è l'intervento chirurgico di "riparazione dell'ernia inguinale con protesi".


L'intervento chirurgico di riparazione dell'ernia inguinale con protesi è gestito in "day surgery" ed incide significativamente sul budget del reparto.


L'intervento ha risultati simili tra i vari chirurghi (Effects of training and supervision on recurrence rate after inguinal hernia repair) per cui si può considerare il risultato finale costante.

Si potrebbe sicuramente risparmiare.


Consideriamo la media di 500 interventi chirurgici per ernia inguinale, in 1 anno:

-riparazione con protesi, costo medio della protesi 100,00 euro, costo totale delle protesi 50.000,00 euro,

recidive per riparazioni con protesi 1%;

-riparazione senza protesi, risparmio di 50.000,00 euro,

recidive per riparazioni senza protesi 5%;


Proposta:

-selezionare i pazienti che necessitano di riparazione con protesi,

-riservare le protesi per le recidive,

-il paziente può scegliere la riparazione con protesi e quindi paga il costo della protesi (100,00 euro),


E' ragionevole?


Conflitti di interesse?


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mercoledì, giugno 21, 2006

tipica polemica in chirurgia

Una complicazione grave in chirurgia è la deiscenza dell'anastomosi.

L'anastomosi intestinale è la sutura che unisce due margini intestinali (quindi la ricostruzione della continuità dell'intestino) o più in generale la sutura di due strutture canalicolari.
La tecnica deve essere accurata e le condizioni devono essere ideali per la garanzia di tenuta.
Qualche volta, per motivi vari ma sempre per difetti di tecnica, qualche punto può saltare e quindi si verifica la deiscenza con aggravarsi delle condizioni del paziente (a seconda dell'entità della deiscenza) e necessità di reintervento; il paziente può diventare "settico" e spesso morire (a volte dopo ripeturi reinterventi).
Quando questa complicazione succede ad un paziente operato da un collaboratore l'avvenimento è gravissimo (il grado di gravità dipende da chi è il collaboratore).
Quando questa complicazione succede ad un paziente operato dal Direttore in genere è colpa della sfortuna oppure "sono cose che possono succedere" oppure è colpa di qualche altra cosa oppure è colpa dell'aiuto (tipica ricerca del colpevole "altro" e colpevolizzazione altrui) sempre, comunque, innocenza del Direttore.
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martedì, giugno 20, 2006

un rischio ospedaliero ignorato

Uno dei rischi ospedalieri piu' dissimulati ( e per questo piu' pericoloso! ) e' quello dell'autoreferenzialita'.

Il Direttore sbaglia come gli altri collaboratori ma nessuno dei collaboratori si permetterebbe di segnalare l'errore.
E' esperienza comune che quando il Direttore commette un errore (e ce ne sono tanti! specialmente in chirurgia) nessuno si permette di segnalarlo, tutti i collaboratori diventano complici nel dissimulare l'errore e nel coprire (= mafia) l'accaduto.
Il Direttore si trasforma in segnalatore per gli errori (o supposti tali) dei propri collaboratori ma mai discuterebbe un proprio errore (errori che sono uguali a quelli dei collaboratori, leggi "vedere la pagliuzza ma non la trave";) ma sopratutto e' sempre "quello che scaglia la prima pietra!).
In tutto questo non c'entra niente l'interesse del paziente.
Si fanno uffici e poltrone per il "risk management", cosa sacrosanta ma e' un fatto che sarebbe anche necessario veificare quello che succede per ignoranza che abbonda (..o malafede?).
A quando gli esami dei decessi e delle complicazioni come indagine retrospettiva per valutare la qualita' ?

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lunedì, giugno 19, 2006

a proposito di rischi ospedalieri

Il rischio in ospedale è l'argomento del momento.
In ospedale si hanno maggiori rischi al cambio del turno.

Lavorare per turni comporta rischi tipici di questo sistema di lavoro, sia per infermieri che per medici.
I momenti più rischiosi sono da mezz'ora prima a mezz'ora dopo il cambio del turno, nessun reparto fa eccezione.
Quelli che devono smontare sono già con la testa "ad andar via", quelli che montano "devono entrare con la testa" a quello che li aspetta.
I cambi dei turni, in genere, sono tre:
-mattina
-metà giornata
-sera (per la notte).
Il consiglio è di non andare in ospedale in corrispondenza dei cambi dei turni (potendo), per le urgenze......