martedì, aprile 18, 2006

il chirurgo operaio ospedaliero

Il "chirurgo operaio" ospedaliero, il "chirurgo operaio" è solo ospedaliero.

La figura del "chirurgo operaio" esiste solo in ospedale.
Ieri c'era il turno dell'ambulatorio chirurgico post-ricoveri, è turno,un ambulatorio, dove vengono controllati i clienti dimessi dall'ospedale dopo un intervento chirurgico.
L'ambulatorio dei post-ricoveri (denominazione ufficiale) è un misto, tratta sia i post-ricoveri (anche se dovrebbe essere solo per questi) che i clienti bisognosi di medicazione, di fatto è misto infermieristico-medico.
In ambulatorio ci sono un infermiere professionale ed un chirurgo, i clienti sono prenotati ogni 10 minuti, cioè ogni 10 minuti c'è un cliente; dura dalle 15.00 alle 18.00 per un totale di 18 clienti prenotati (da aggiungere quelli fuori prenotazione che in genere sono da 3 a 6 per necessità urgenti o non derogabili o raccomandati).
Immaginate cosa sono 10 minuti: il cliente entra, ci si saluta, si verifica la necessità, si esegue la prestazione, si completa la burocrazia (fogli da riempire sempre più numerosi), ci si saluta, avanti il prossimo.
Per rientrare nei tempi bisogna essere frettolosi, cosa esecrabile in un rapporto medico-cliente, ma così è.
Il cliente non sa che il tempo a sua disposizione è di 10 minuti.
Chi avrà stabilito che 10 minuti sono sufficienti? Viva i numeri, non la qualità!
Il Dott Tersilli ha insegnato, ed evidentemente qualche burocrate ha appreso, la correttezza delle scelte.
Provate a verificare quante cose si possono fare in 10 minuti di orologio specialmente in un rapporto medico-paziente.

......continua......

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